Nata in una famiglia socialmente benestante di Wellington, Nuova Zelanda, Katherine pubblicò le prime storie nel giornalino del liceo che frequentava, il Wellington Girls' High School magazine, tra il 1898 e il 1899. Si trasferì a Londra nel 1902 dove frequentò il Queen's College. Katherine era una violoncellista di talento e inizialmente non era molto attratta dalla letteratura. Terminati gli studi in Inghilterra ritornò in Nuova Zelanda nel 1906. Stanca dello stile di vita provinciale della Nuova Zelanda, ritornerà a Londra due anni più tardi. La Mansfield ha scritto soprattutto racconti in lingua inglese. Figlia di un banchiere e nata in una famiglia della borghesia coloniale, la Mansfield ebbe un'infanzia solitaria e alienata. Una sua cugina prima, Mary Annette Beauchamp, fu anch'essa scrittrice con lo pseudonimo di Elizabeth von Arnim. In Nuova Zelanda, tra il 1906 e il 1908, iniziò a scrivere i suoi primi racconti. Ritornata a Londra iniziò a vivere in stile bohemien come era tipico di quei tempi e si sposò, in sole tre settimane, con George Bowden. A Londra, venne in contatto con scrittori a lei contemporanei come David Herbert Lawrence e Virginia Woolf. Nello stesso tempo, rimase incinta di un amico di famiglia della Nuova Zelanda (Garnet Trowell, un violinista timido) e sua madre la mandò in Baviera. Katherine ebbe un aborto spontaneo nel 1909; apparentemente l'aborto fu causato dalla caduta di un armadio sul suo ventre. In Inghilterra, il suo lavoro destò l'attenzione di molte case editrici e Beauchamp, con lo pseudonimo di Katherine Mansfield, pubblicò la sua prima raccolta di storie brevi, In a German Pension, nel 1911. Nello stesso anno contrasse la gonorrea, un avvenimento che caratterizzò il resto della sua breve vita con dolori artritici. Scoraggiata dalla mancanza di successo, Mansfield conobbe il futuro marito, il collega scrittore John Middleton Murry. Benché continuasse a scrivere le sue raccolte (Prelude, 1918), raramente il suo lavoro veniva pubblicato e cadde in preda alla depressione. La sua salute peggiorò ulteriormente dopo un attacco quasi mortale di pleurite, dopo aver contratto la tubercolosi nel 1917. Fu mentre combatteva la malattia nelle stazioni termali di salute in giro per l'Europa, e dopo aver sofferto per un'emorragia seria che l'aveva colpita nel 1918, che Mansfield cominciò a scrivere le opere per cui sarà più conosciuta. Con Miss Brill, la storia agrodolce di una donna fragile che vive una vita effimera caratterizzata dall'osservazione e dai piaceri semplici a Parigi, Katherine si impone come uno degli scrittori preponderanti del periodo Moderno, con la relativa pubblicazione del Bliss degli anni '20. La raccolta così intitolata, Bliss, che ha assunto caratteri simili all'infedeltà di suo marito, ha trovato anche il favore della critica. Ad essa segue un'altra opera ugualmente elogiata, The Garden Party, pubblicata nel 1922. La Mansfield ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a cercare le cure più eterodosse per la sua tubercolosi. Nel febbraio 1922 consultò il medico russo Ivan Manoukhin. Il suo trattamento "rivoluzionario", che consisteva nel bombardare la milza con i raggi X, causò a Katherine uno sviluppo di calore corporeo e l'intorpidimento delle gambe. Nell'ottobre 1922, Mansfield si recò all'istituto di Georges Gurdjieff per lo sviluppo armonioso dell'uomo a Fontainebleau, in Francia, dove continuò a scrivere malgrado le sue cattive condizioni di salute. Dopo la pubblicazione di due raccolte supplementari, una di poesie e l'altra di storie brevi. Secondo Pietro Citati che alla scrittrice ha dedicato un importante saggio, la Mansfield fu letteralmente torturata e quindi portata alla morte da Gurdjeff. Dapprima fu fatta abitare in una stanza bella e sontuosa, ma presto fu trasferita in uno stanzino buio e freddo. Venne obbligata a danzare nuda in mezzo ai maiali e ad accogliere in sé "la radiazione del magnetismo animale". La obbligò anche a non scrivere. La sera del 9 gennaio 1923, nella sua stanza all'istituto di Gurdjeff, ebbe un accesso di tosse che le fece uscire un gran fiotto di sangue. In pochi minuti morì. Fu sepolta in un cimitero nel distretto di Fontainebleau nella città di Avon. Mansfield è risultata essere una scrittrice prolifica durante gli anni finali della sua vita e molte delle sue prose e poesie non sono state pubblicate alla sua morte. Murry intraprese l'operazione di pubblicazione dei suoi lavori. I risultati dei suoi sforzi sono stati due volumi supplementari di racconti brevi nel 1924 (Something Childish) e nel 1930 (The Aloe), oltre a tre volumi di lettere e di articoli precedentemente non pubblicati dalla Mansfield. Una raccolta di testi non finiti venne pubblicata nove anni più tardi.

Katherine Mansfield è ampiamente considerata una delle migliori scrittrici di racconti del suo periodo. Alcuni dei suoi racconti, compresi Miss Brill, Prelude e lavori successivi come The Fly, sono raccolti in antologie di storie brevi. Mansfield per i suoi racconti prende ispirazione dal grande scrittore russo Anton Čechov, e da quest'ultimo riprende alcuni temi e tecniche che poi fa propri nella sua scrittura. Il fatto che Katherine sia morta relativamente giovane ha aggiunto prestigio alla sua eredità. Il suo nome è stato dato ad una casa nel MacLeans College.

 

 

 

MAURA DEL SERRA, poetessa, drammaturga, critico letterario e traduttrice (dal latino, tedesco, inglese, francese e spagnolo) già comparatista nell’Università di Firenze, ha pubblicato nove raccolte poetiche, l’antologia Corale, Roma, Newton Compton 1995, il volume L’opera del vento, Venezia, Marsilio, 2006 (che riunisce tutti i suoi testi precedentemente editi ed una scelta di poesie inedite), Tentativi di certezza, Venezia, Marsilio,  2010 e la plaquette (con allegato CD) Voce di Voci. Franca Nuti legge Maura Del Serra, Pistoia, Petite Plaisance, 2012.

Ha pubblicato quindici testi teatrali ambientati dal periodo ellenistico alla contemporaneità, rappresentati in Italia e all’estero, e ha scritto, su commissione, il libretto dell’opera lirica Torquato Tasso (da Goethe), di prossimo debutto teatrale.

Ha dedicato volumi critici a Campana, Pascoli, Ungaretti, Rebora, Jahier, Guidacci e saggi a numerosi poeti e scrittori italiani ed europei.

Fra gli autori da lei tradotti: Cicerone, Shakespeare, Herbert, Thompson, Woolf, Mansfield,  Barnes, Proust, Weil, Segalen, Lasker- Schüler, Kolmar, Inés de la Cruz.

Suoi testi poetici e teatrali sono stati tradotti nelle principali lingue europee.