Fulvio Papi (1930-2022), figura originale della «scuola di Milano», è stato professore ordinario e professore emerito di Filosofia teoretica all’Università di Pavia. Ha dato contributi in molti ambiti della filosofia contemporanea: il razionalismo critico, la fenomenologia husserliana, l’analisi delle forme della cultura, il dialogo critico con le scienze. Ha rinnovato gli studi su Giordano Bruno (Antropologia e civiltà nel pensiero di Giordano Bruno, 1968), Kant (Cosmologia e civiltà, due momenti del Kant precritico, 1969) e Marx (Dizionario Marx-Engels, 1983) utilizzando strumenti dell’analisi antropologica ed economica. Negli ultimi decenni, Papi ha arricchito il repertorio tematico della filosofia teorica sia con l’apertura a ventaglio della filosofia sui linguaggi creativi (Filosofia e architettura, 2000; L’infinita speranza di un ritorno. Sentieri di Antonia Pozzi, 2009), sia con la teorizzazione della filosofia come fare e come pratica di scrittura (La passione della realtà. Saggio sul fare filosofico, 1998; Oggi un filosofo, 2009; Cielo d’autunno, 2021).
Appendice:
Silvana Borutti (1945) è succeduta a Papi nel 2000 come professore ordinario di Filosofia teoretica a Pavia. La sua ricerca riguarda i concetti delle scienze umane, le teorie dell’immagine e della traduzione. Tra le pubblicazioni: Filosofia dei sensi. Estetica del pensiero, tra filosofia, arte e letteratura, 2006; Nodi della verità. Concetti e strumenti per le scienze umane, 2017.