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L’essere è costituito dalla totalità dei significati umani. L’uomo è il fondamento veritativo di questi significati. Dalla sua unitaria essenza razionale e morale, definita anima, deriva infatti, per ogni ente che compone l’essere, la propria unitaria essenza ontologica ed assiologica. Ogni ente dell’essere è pertanto ciò che è, in quanto l’uomo è ciò che è. La verità consiste nella conformità dell’essere all’anima umana, mentre il bene consiste nella cura che si deve all’anima stessa. La centralità dell’anima umana costituisce pertanto la condizione necessaria per la comprensione della fondata e sistematica struttura veritativa della realtà. La composizione ontologica ed assiologica delineata in questo testo non è originale, poiché è presente, in modo implicito, già nelle filosofie di Platone, Aristotele ed Hegel. Ciò che rimane implicito non è però, di solito, fondatamente strutturato, ed è per questo che il pensiero di questi grandi filosofi è analizzato dall’autore in modo critico, così come, allo stesso modo, sono esaminate le tesi dei principali filosofi italiani contemporanei. La struttura de L’anima umana come fondamento della verità si pone, infine, come necessario riferimento per la progettazione di nuove modalità sociali di vita compiutamente umane. Emergono in proposito contenuti fortemente problematici, ma degni di essere adeguatamente discussi.
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