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Nel 1980 il filosofo Louis Althusser, in preda ad una crisi acuta di follia, uccise la moglie Hélène. Da quel momento, e per oltre dieci anni, di lui non si seppe praticamente più nulla.
Dopo la sua morte, avvenuta nel 1990, è cominciata la pubblicazione del vasto corpus degli inediti. In mezzo a quegli inediti, sono stati rinvenuti alcuni testi filosofici risalenti agli anni Ottanta, testi estremamente innovativi ed interessanti, nei quali viene proposta una nuova filosofia: il materialismo aleatorio. Si tratta di un originale tentativo di fondere la tradizione materialistica con le punte alte del pensiero filosofico (Epicuro, Machiavelli, Spinoza, Hobbes, Rousseau, Heidegger e Marx), di proporre una lettura non finalistica della storia, di far entrare l’aleatorio e il casuale nella definizione stessa di filosofia.
Rendendo accessibili testi e riflessioni attualmente non disponibili in lingua italiana, questo saggio intende stimolare la ripresa di un serio dibattito filosofico su Althusser. È per questo motivo che si è insistito sull’aspetto problematico, sulle sfide e sui pericoli che il materialismo aleatorio, con la sua stessa esistenza, pone.
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