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Cat.n. 092

Francesco Cappellini

Quando Pistoia esportava... virtuosi. L’attività artistica dei castrati nella città di Pistoia.

ISBN ISBN 88-7588-001-8, 2006, pp. 80, formato 140x210 mm., € 10,00.

In copertina: Gioseppino, un giovane castrato. Stampa di Pierleone Ghezzi.

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10,00

Premessa

Esprimo il mio più vivo compiacimento per il particolare interesse che Francesco Cappellini ha voluto mostrare nei confronti del fenomeno dei cantanti virtuosi della città di Pistoia, uno degli aspetti più significativi della storia cittadina nel periodo che va dal tardo Cinquecento alla prima metà del Settecento.
Pistoia, infatti, è stata probabilmente la prima a fornire cantanti castrati alla Chiesa romana, circostanza questa confermata dai registri della Cappella Giulia a Roma. A distanza di pochi anni compaiono i primi cantanti castrati pistoiesi anche alla Corte medicea e sui palcoscenici dei teatri di Firenze, suscitando grande entusiasmo popolare da parte del pubblico, destinato a durare per tutto il periodo barocco.
La prima presenza storicamente documentata dell’attività artistica dei castrati nella città di Pistoia è rappresentata da Felice Cancellieri, sacerdote, giovane nobile di grande cultura, che svolse con grande passione attività di cantante e insegnante, con un promettente seguito di giovani alunni. Lo stesso fu attivo per un lungo periodo alla Corte di Vienna, curando anche, come diplomatico, le relazioni tra la corte degli Asburgo e quella dei Medici di Firenze.
La fama dei vari musicisti appartenenti alla famiglia, pure pistoiese, dei Melani, tutti alunni del Cancellieri, divenne notevole anche in virtù della loro eclettica capacità artistica espressa sia nelle chiese come organisti e cantanti, sia presso varie corti europee, nonché sui palcoscenici teatrali. In particolare, Atto Melani divenne il prediletto di Luigi XIV di Francia, non solo come cantante, ma anche come diplomatico e spia, incarico che svolgerà sino alla morte.
Cappellini con stimolante ed intelligente lavoro, è riuscito ad evidenziare efficacemente l’entusiasmo dei pistoiesi dell’epoca per i cantanti “particolari” che si esibivano al Teatro dei Risvegliati, ora Teatro Manzoni, riportandoci indietro nel tempo, e facendo rivivere ai nostri occhi lo splendore ed il trionfo dei musicisti virtuosi dell’epoca. È veramente un’importante pezzo della storia di Pistoia.

Jean Grundy Fanelli



Ci rivolgiamo a lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo, che dunque vogliano pure pensare da sé (K. Marx). – Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada (Eraclito). – ... se uno ha veramente a cuore la sapienza, non la ricerchi in vani giri, come di chi volesse raccogliere le foglie cadute da una pianta e già disperse dal vento, sperando di rimetterle sul ramo. La sapienza è una pianta che rinasce solo dalla radice, una e molteplice. Chi vuol vederla frondeggiare alla luce discenda nel profondo, là dove opera il dio, segua il germoglio nel suo cammino verticale e avrà del retto desiderio il retto adempimento: dovunque egli sia non gli occorre altro viaggio (M. Guidacci).

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