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Riflessioni per un trentennale. Non aspiro a tanto ma sta di fatto che tutte le volte che mi ritrovo a scrivere di lui devo superare un certo imbarazzo. Anzitutto perché negli ultimi tempi la critica italiana (e internazionale) ha lavorato alacremente intorno alla sua figura, per recuperare l’enorme ritardo conseguenza del coriaceo pregiudizio su un autore di memorialistica che avrebbe fallito l’incontro con la narrativa di professione.
Inoltre, il mio pudore è originato dal fatto che a Primo Levi ho dedicato il grosso delle mie indagini storiografiche, anticipate su rivista e confluite poi in un libro che, forse in quanto esterno al settario ambiente torinese, è per lo più passato sotto silenzio1.
Resterebbe dunque poco da scavare se si escludono le sue ultime pagine, quel romanzo epistolare, Chimica per signore (o Il doppio legame), interrotto dalla morte.
Un progetto di cui restano solo i primi cinque capitoli, ancora incomprensibilmente inediti in qualche cassetto di via Biancamano a Torino, sede storica dell’Einaudi, alimentando il sospetto di un’attesa meramente commerciale da sfruttare l’anno prossimo quando ricorreranno i sei lustri dal suicidio.
Vedremo.
Non è con questo intento ma in pieno spirito di resistenza culturale che con Petite Plaisance riproponiamo al lettore il raro2, prezioso discorso che Bianca Guidetti Serra, anch’ella scomparsa il 24 giugno 2014, pronunciò per l’amico Primo nel fatale 1987 a pochi giorni da quell’attonito, orrendo sabato 11 aprile in cui si consumò «il mistero insindacabile della sua scelta»3 a cui, tuttavia, non sappiamo ancora rassegnarci.
Augurandoci di non esserne mai capaci.
D. O.
1 D. Orlandi, Le chimiche di Primo Levi, Roma, Odradek, 2013.
2 Primo Levi, l’amico, di Bianca Guidetti Serra, è reperibile on line ma la sua versione cartacea risale alla pubblicazione per i tipi di Silvio Zamorani editore, Torino, 2012, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino, l’Archivio delle Tradizioni e del Costume Ebraici “B. e A. Terracini” e il Centro Internazionale di Studi Primo Levi. È disponibile, in formato digitale, la versione inglese del discorso: B. Guidetti Serra, Primo Levi, The Friend, a cura del Primo Levi Center di New York, 2015.
3 C. Magris, Ma questo è l’uomo, in Primo Levi: un’antologia della critica, a cura di Ernesto Ferrero, Torino, Einaudi, 1997, p. 52.
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