Premessa alla nuova edizione
Prefazione di Emanuele Severino
Introduzione
PARTE PRIMA
La concezione del tempo e dell’istante
Capitolo primo
L’aporeticità del tempo e il suo fondamento
Capitolo secondo
La definizione del tempo
l. Tempo e movimento. Il tempo fenomenologicamente non si identifica col movimento
2. La coscienza e l’analisi fenomenologica del rapporto tempo-movimento
3. La coscienza e l’analisi fenomenologica
4. Significato storico e caratteristiche teoretiche dell’analisi aristotelica
5. Il tempo è qualcosa del movimento
6. Spazio, tempo e divenire. Determinazione dei significati e rapporto tra i concetti
7. Significato analogico della relazione anteriore-posteriore in spazio, movimento e tempo
8. Anteriore-posteriore e movimento
9. La rappresentazione del successivo implica la percezione del simultaneo
10. Analisi del rapporto d’analogia fra l’anteriore-posteriore del movimento e del tempo
11. Definizione del tempo
Capitolo terzo
Tempo e numero
l. Le diverse interpretazioni di «“riqmóV», elemento della definizione del tempo
2. Il numero è costitutivo essenziale della definizione di tempo
3. Natura predicativa del numero
4. Il tempo come numero della quantità continua successiva
5. Natura predicativa del tempo
6. Considerazioni conclusive
Capitolo quarto
La dottrina dell’esser-ora («tò nün») e il suo ruolo nell’analisi del tempo
l. L’esser-ora (l’istante) Introduzione
2. Aporetica dell’istante
3. Tempo e istante
4. L’essere dell’istante
5. Identità e differenza nella struttura dell’istante
a) Il problema della simultaneità
b) Il soggetto come fondamento dell’identità e l’essenza come principio di differenza
6. L’istante nella percezione del tempo è il massimamente noto
7. L’istante come termine di continuità e di divisione del tempo. Significato dell’analogia dell’istante con il mobile e il punto
8. Unità funzionale nella struttura dell’istante
9. L’esser-ora come limite
10. L’esser-ora come numero: è sintesi di esser-ora e del contenuto che è ora
11. Istante: visione sintetica della dottrina aristotelica
PARTE SECONDA
Coscienza e autocoscienza in rapporto al tempo
Capitolo primo
Tempo e anima
l. Il tempo può esistere indipendentemente dalla
coscienza?
2. Analisi delle interpretazioni
3. Ripresa del problema del rapporto tempo-anima
a) il numerabile non si identifica con l’esistenza dell’ente indipendentemente dalla coscienza
b) analisi della relazione di reciproca attività numerante-numero
4. In che senso tempo e divenire dipendono dalla coscienza
Capitolo secondo
Temporalità e autocoscienza nell’anima
l. L’attività del pensiero e il tempo
2. I modi del tempo come modi della coscienza
3. L’immaginazione
4. La memoria e il passato
5. Il tempo come struttura essenziale del pensare. Il principio della sensibilità come fonte dell’attività temporalizzatrice
6. Il senso comune come attività sintetica del pensare in Platone
a) L’attività sintetica della coscienza si fonda sul tempo
b) Nesso del pensare con la memoria nel giudizio
7. La dottrina aristotelica del senso comune
8. Tempo: non è sensibile comune
9. Tempo: non muta né è mutamento. È struttura del senso comune
10. Permanenza e divenire nella coscienza
11. L’atto conoscitivo non si svolge nel tempo
12. Tempo e autocoscienza
13. Intelletto agente e intelletto possibile. Temporalità e eternità nella coscienza
14. Intelletto agente e Dio: identità e differenza
PARTE TERZA
Il tempo come fondamento della determinazione del senso dell’essere
Capitolo primo
Essere e tempo
1. Prospettazione generale
2. L’essere come predicato di cose
3. I presupposti della comprensione del senso dell’essere
4. Derivazione dei molteplici significati dell’essere dal divenire e dal tempo
5. L’essere secondo lo schema delle categorie
6. L’essere come accidente
7. L’essere come potenza e atto
8. L’essere nel significato di vero e falso
Capitolo secondo
L’essere nel tempo
Capitolo terzo
Principio di non contraddizione e tempo
1. Il significato del principio di non contraddizione nella formulazione aristotelica
2. Esperienza e principio di non contraddizione
3. Principio di non contraddizione e molteplicità dell’essere
4. Incontraddittorietà dell’esperienza e incontraddittorietà dell’essere
5. Il senso del significato «essere» nella formulazione aristotelica del principio di non contraddizione
6. Necessità della determinazione temporale nel principio aristotelico
7. Valore non ontologico ma «formale» del principio: afferma l’astratta determinatezza ma non l’essere della determinatezza medesima
8. L’orizzonte ontologico del principio di non contraddizione
9. Impossibilità di una scienza e di un principio della totalità dell’essere
10. Il principio di non contraddizione aristotelico non è legge del tutto ma solamente dell’esperienza
Bibliografia
Appendice bibliografica. Testi posteriori al 1970
Abbreviazioni utilizzate nella citazione delle riviste
Indice tematico
Indice dei nomi
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