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Quando il disegno della mia vita sarà completo, vedrò, o altri vedranno una cicogna? - K. BLIXEN
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Cat.n. 311

Claudia Baracchi, Enrico Berti, Arianna Fermani, Silvia Gastaldi, Luca Grecchi, Silvia Gullino, Alberto Jori, Giulio A. Lucchetta, Lucia Palpacelli, Luigi Ruggiu, Mario Vegetti, Carmelo Vigna, Marcello Zanatta

Teoria e prassi in Aristotele, a cura di Luca Grecchi.

ISBN 978-88-7588-254-9, 2018, pp. 448, formato 140x210 mm., Euro 35 – Collana “Il giogo” [95].

In copertina: : Il busto di Aristotele a Calcide.

indice - presentazione - autore - sintesi

35,00


Gli Autori

Claudia Baracchi, Ph. D. in Filosofia (1990-1996), Docente di Filosofia Antica e Filosofia Europea alla University of Oregon (1996-1998) e alla New School for Social Research di New York (1999-2009), dal 2007 è Professore di Filosofia Morale all’Università di Milano-Bicocca. È membro fondatore della AncientPhilosophy Society. Tra le sue pubblicazioni recenti: L’architettura dell’umano: Aristotele e l’etica come filosofia prima (Vita e Pensiero 2014), Bloomsbury Companion to Aristotle (editor, Bloomsbury 2014), Il cosmo della Bildung (con Renato Rizzi, Mimesis 2016), Amicizia (Mursia 2016). La sua ricerca attuale verte sulla filosofia antica in rapporto al mito, alla poesia e al teatro, sulle tradizioni orientali (soprattutto indo-vediche), sulla psicanalisi e le pratiche del sé.

Enrico Berti è Professore emerito dell’Università di Padova, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, membro della Pontificia Accademia delle Scienze e presidente onorario dell’Institut International de Philosophie. Ha insegnato nelle università di Perugia, Padova, Ginevra, Bruxelles. Attualmente insegna filosofia antica nella Facoltà di Teologia di Lugano. È autore di numerosi volumi e articoli su Aristotele e la sua presenza nella storia della filosofia. Tra le sue più recenti pubblicazioni si segnala: la traduzione francese, con introduzione e commento, del libro Epsilon della Metafisica, Paris, Vrin, 2015; una nuova traduzione italiana della Metafisica di Aristotele (Laterza 2017) e un volume su Aristotelismo (Il Mulino 2017).

Arianna Fermani insegna Storia della Filosofia Antica all’Università di Macerata. Tra le sue pubblicazioni: Vita felice umana: in dialogo con Platone e Aristotele (2006); L’etica di Aristotele, il mondo della vita umana (2012); By the Sophists to Aristotle through Plato. The necessity and utility of a Multifocal Approach (2016). Ha tradotto, per Bompiani: Aristotele, Le tre Etiche (2008), Topici e Confutazioni Sofistiche (in Aristotele, Organon, 2016).

Silvia Gastaldi è professore ordinario di Storia della Filosofia antica nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia. È presidente della Società italiana di Storia della Filosofia antica (SISFA). Le sue ricerche riguardano soprattutto la riflessione etico-politica greca tra il V e il IV secolo a. C. Tra le sue principali pubblicazioni si collocano i volumi Storia del pensiero politico antico (Laterza, 1998); Bios Hairetotatos. Generi di vita e felicità in Aristotele (Bibliopolis 2003); Aristotele. Retorica, Introduzione, traduzione e commento (Carocci 2014).

Luca Grecchi collabora alle cattedre di Filosofia morale e Storia della filosofia all'Università di Milano Bicocca. Fra le sue molte pubblicazioni: Natura (Unicopli, 2018), La filosofia della storia nella Grecia classica (Petite Plaisance, 2010), L'umanesimo della antica filosofia greca (Petite Plaisance, 2007).

Silvia Gullino è Dottore di Ricerca in Filosofia e svolge la propria attività presso il Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria, dove è Assegnista di Ricerca. In passato, è stata più volte Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università degli Studi di Padova, dove è anche Cultrice della Materia in Storia della Filosofia Antica. Tra le sue pubblicazioni, che riguardano il pensiero antico e, in particolare, Aristotele e la tradizione aristotelica, figurano le recenti monografie su Aristotele e i sensi dell’autarchia (Padova, 2013), Pathos (Milano, 2014) e Philia (Milano, 2017).

Alberto Jori è professore di Filosofia all’Università di Tubinga, in Germania, e di Storia della filosofia antica all’Università di Ferrara. Nel 2003 ha vinto il premio dell’International Academy of the History of Science (Paris, la Sorbonne). Tra le sue opere: Medicina e medici nell’antica Grecia. Saggio sul Perì téchnes ippocratico (il Mulino-Istituto Italiano per gli Studi Storici, 1996), Aristotele (Bruno Mondadori, 2008, 3a ed.), Aristoteles, Über den Himmel (Akademie Verlag-WBG, 2009).

Giulio A. Lucchetta si è formato a Padova con Enrico Berti sulla fisica di Aristotele nei commentatori tardo antichi. Life Member del Clare Hall, a Cambridge, sviluppò ricerche sotto la guida di G.E.L. Owen e di G.E.R. Lloyd sui metodi e sulle strategie argomentative nel travaso della scienza antica in contesto islamico. È docente di Storia della Filosofia Antica presso l’Università degli Studi di Chieti. Dagli ambiti della fisica antica seguendo il filo della retorica e del linguaggio si è spinto ad affrontare in Aristotele l’esegesi omerica, la trattazione politica e problemi di psicologia in relazione alla zoologia, come testimoniano i suoi scritti: Scienza e Retorica in Aristotele, il Mulino, Bologna 1990; Le ragioni di Odisseo, Metis, Chieti 1996; Sotto il segno di Boezio, Troilo, Bomba 2001; con I. Ramelli, Allegoria. Volume I. L’età classica, a cura di R. Radice, Vita e Pensiero, Milano 2004 e con M. De Innocentiis, La salvezza della città. Ethos e logos in democrazia, Carabba, Lanciano 2012. Il recente incontro con la figura di G. Vailati lo ha portato ad approfondire (nei due volumi di Metafisica I: la Sophia degli antichi, Carabba, Lanciano 2009-10) il senso che ha avuto affrontare in pieno clima positivista lo studio della Metafisica di Aristotele.

Lucia Palpacelli, dottore di ricerca, svolge attività didattica presso l’Università di Macerata; ha pubblicato, tra gli altri, L’Eutidemo di Platone. Una commedia straordinariamente seria (Vita e Pensiero, 2009); Aristotele interprete di Platone. Anima e cosmo (Morcelliana, 2013); ha curato l’ag­giornamento e il saggio bibliografico di Aristotele, La generazione e la corruzione (Bompiani, 2013); il saggio introduttivo, la traduzione e le note al De interpretatione in Aristotele, Organon, Coordinamento generale di Maurizio Migliori; Saggi introduttivi, traduzioni, note e apparati di Marina Bernardini, Milena Bontempi, Arianna Fermani, Roberto Medda e Lucia Palpacelli (Bompiani, 2016).

Luigi Ruggiu è professore emerito di storia della filosofia presso il Dipartimento di filosofia e beni culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Già preside della facoltà di lettere e filosofia e direttore del Dipartimento di filosofia e teoria delle scienze dell’Università Ca’ Foscari, componente del CUN, membro del consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia. Tra I lavori recenti: Tempo della fisica e tempo dell’uomo. Parmenide Aristotele Agostino, Cafoscarina, Venezia 2007; Parmenide Nostos. L’essere e gli enti, Mimesis, 2a ed., Milano Udine 2014; Lo spirito è tempo. Saggi su Hegel, Mimesis, Milano-Udine 2013; Tempo coscienza essere nella filosofia di Aristotele. Saggio sulle origini del nichilismo, 2a ed. Petite Plaisance, Pistoia 2017.

Mario Vegetti (1937-2018), professore emerito di Storia della filosofia antica presso l’Università di Pavia, e stato membro effettivo dell’Istituto Lombardo - Accademia di scienze e lettere. Ha tradotto e commentato opere di Ippocrate e Galeno (tra cui Nuovi scritti autobiografici, 2013; Scritti sulla medicina ippocratica, 2018), e gli scritti biologici di Aristotele. Tra le sue opere più importanti vanno ricordate: Il coltello e lo stilo (2017), Tra Edipo e Euclide (2017), L’etica degli antichi (19962), Quindici lezioni su Platone (2003), Dialoghi con gli antichi (2007), Un paradigma in cielo. Platone politico da Aristotele al Novecento (2009), Chi comanda nella città. I Greci e il potere (2017). Ha curato la traduzione e il commento della Repubblica di Platone in sette volumi (Bibliopolis, Napoli 1998-2007), e presso la BUR (Milano 2007).

Carmelo Vigna (1940) è Professore emerito di Filosofia morale presso l’Università degli Studi Ca’ Foscari di Venezia, dove ha diretto il Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze e ha fondato e diretto il Centro Interuniversitario per gli Studi sull'Etica (C.I.S.E.). Ha pure presieduto la Società Italiana di Filosofia morale. È stato Presidente della Società italiana di filosofia morale (2013-2016) - SIFM. È attualmente Presidente del Centro di Etica generale e applicata (CEGA), che ha sede presso l’Almo Collegio Borromeo di Pavia. È autore di numerose pubblicazioni. Tra le sue opere recenti: Il frammento e l'intero (2000; 2a ed. riveduta e ampliata 2015), Etica del desiderio come etica del riconoscimento (2015), Sostanza e relazione. Indagini di struttura sull'umano che ci è comune (2016), tutte apparse presso l’ed. Orthotes (Napoli-Salerno). Per lo stesso ed. egli ha pure curato il vol. Differenza di genere e differenza sessuale (2017).

Marcello Zanatta (1948) è Professore ordinario di Storia della Filosofia Antica nell’Università della Calabria, dove per molti anni ha insegnato anche Storia della Retorica Classica. Studioso di Aristotele, vi ha dedicato quattro monografie e trentadue saggi, e ha curato l’edizione italiana di molte sue opere. Si è occupato anche dello stoicismo, redigendo la prima edizione italiana delle Contraddizioni degli Stoici di Plutarco e curando l’edizione italiana dei Pensieri di Marco Aurelio. In campo retorico, oltre alla Retorica di Aristotele ha tradotto e commentato (per la prima volta in Italia) i frammenti di Ermagora. È altresì autore di una Storia della filosofia antica.



Ci rivolgiamo a lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo, che dunque vogliano pure pensare da sé (K. Marx). – Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada (Eraclito). – ... se uno ha veramente a cuore la sapienza, non la ricerchi in vani giri, come di chi volesse raccogliere le foglie cadute da una pianta e già disperse dal vento, sperando di rimetterle sul ramo. La sapienza è una pianta che rinasce solo dalla radice, una e molteplice. Chi vuol vederla frondeggiare alla luce discenda nel profondo, là dove opera il dio, segua il germoglio nel suo cammino verticale e avrà del retto desiderio il retto adempimento: dovunque egli sia non gli occorre altro viaggio (M. Guidacci).

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