Editrice Petite Plaisance

Quando il disegno della mia vita sarà completo, vedrò, o altri vedranno una cicogna? - K. BLIXEN
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Cat.n. 321

Luca Grecchi

Scritti brevi su politica, scuola e società.

ISBN 978-88-7588-209-9, 2019, pp. 192, formato 140x210 mm., Euro 15 – Collana “Il giogo” [101].

In copertina: Volta dell'Eremo di San Galgano, sec XII, Chiusino, Siena.

indice - presentazione - autore - sintesi

15,00

Introduzione

Raccolgo qui alcuni articoli composti principalmente negli anni 2015 e 2016, scritti per vari quotidiani e riviste, con cui ho in quel biennio collaborato. Questi testi brevi, particolarmente adatti alla rete, sono stati per me un utile laboratorio di scrittura in quanto, abituato come sono sempre stato alla dimensione del libro, mi hanno costretto invece ad essere massimamente essenziale. Ho dovuto interrompere questa esperienza solo in quanto mi sono stati commissionati due impegnativi volumi, rispettivamente su Natura e Uomo[1], nella bella collana della Casa editrice Unicopli intitolata Questioni di filosofia antica. Questi due libri, insieme alle attività universitarie e ad altre pubblicazioni antichistiche[2], hanno nei successivi due anni, 2017 e 2018, occupato pressoché tutto il mio tempo. Non escludo tuttavia in futuro, se mi sarà ancora richiesto, di cimentarmi nuovamente in questa attività. Essa infatti possiede a mio avviso una discreta utilità, giungendo ad un numero più elevato di persone rispetto ai libri, e stimolando la riflessione dei lettori in maniera maggiormente autonoma, dato che può fornire solo brevi indicazioni sui temi trattati.

Mi sembra doveroso dire subito che quasi tutti questi testi si trovano tuttora in rete, ma sparsi in vari siti, dunque difficili da reperire. Per questo motivo ho accolto volentieri l’invito dell’amico Carmine Fiorillo, che in larga parte li aveva già inseriti sul sito di Petite Plaisance, a raccoglierli anche su carta. La mia dimensione, sicuramente antiquata, è del resto quella della carta. 

Circa la forma degli articoli, mi sono permesso di riproporli con un titolo il più delle volte differente rispetto a quello della pubblicazione originaria. Ciò in quanto spesso gli editori/direttori/redattori di quotidiani e riviste hanno l’abitudine di modificare i titoli dell’autore, e chi scrive (so che non è solo il mio caso), per una forma di rispetto, solitamente lascia fare, ma (almeno nel mio caso) con un certo senso di insoddisfazione nel vedere un titolo che sovente non corrisponde all’indole del testo. Ho cercato pertanto in questa sede di rimediare un poco a questa insoddisfazione. Per quanto invece riguarda il contenuto dei medesimi, esso non è mutato, se non per la correzione di refusi o imperfezioni stilistiche. Inevitabilmente vi si trova qualche ripetizione, che non ho tuttavia potuto modificare per mantenere la coerenza dei singoli elaborati. Ho deciso inoltre di non raggruppare i testi per temi, ma di mantenere l’ordine cronologico in cui sono apparsi.

Questi articoli si occupano sostanzialmente di tre tematiche: la politica, la scuola e la società (intesa in senso ampio). Su tutte tre le tematiche, soprattutto quella politica, essi entrano direttamente nella attualità, prendendo posizione su fatti che in quei momenti occupavano il centro del dibattito. Solo poco più di due anni dopo, come spesso accade in questi casi, li si sente un po’ invecchiati. Le riforme del Governo Renzi sembrano infatti un ricordo lontano (ma producono ancora effetti, poiché in larga parte non sono state modificate; del resto, anche quel Governo agiva in continuità con molti Governi precedenti), eppure in quel periodo criticare quelle riforme non era così scontato, poiché i mass media non lasciavano molto spazio alle voci di dissenso.

Questi articoli – se si esclude il testo finale, che si occupa di una possibile progettualità alternativa al modo di produzione sociale presente, ed è dunque univocamente interpretabile – sono sembrati ad alcuni lettori un po’ “conservatori”, mentre ad altri lettori sono sembrati un po’ “rivoluzionari”. Non era mia intenzione essere né nell’uno né nell’altro modo. Le cose buone vanno conservate, quelle non buone vanno modificate. Essendo maggiori, nel panorama politico-sociale esistente, le cose non buone, il mio intento è stato principalmente quello di produrre una critica costruttiva delle medesime.

Il lettore noterà infine che il filo conduttore di questi testi è stato pressoché sempre il pensiero greco classico, in particolare quello di Aristotele. Esso si rivela infatti a mio avviso molto utile anche per interpretare il nostro tempo, consentendo peraltro di farlo con modalità accettabili dalla maggior parte delle persone. Diversi giovani hanno manifestato, dentro e fuori l’Università, un discreto interesse per questo approccio. Fornire loro un contributo in questo senso, compito del quale sento tutta la responsabilità, costituisce il fine principale per cui da sempre mi rapporto a queste cose.

Luca Grecchi

[1] L. Grecchi, Natura, Unicopli, Milano, 2018; L. Grecchi, Uomo, Unicopli, Milano, in uscita a settembre 2019.

[1] Fra esse, segnalo principalmente L. Grecchi, a cura di, Immanenza e trascendenza in Aristotele, Petite Plaisance, Pistoia, 2017, e L. Grecchi, a cura di, Teoria e prassi in Aristotele, Petite Plaisance, Pistoia, 2018.



[1] L. Grecchi, Natura, Unicopli, Milano, 2018; L. Grecchi, Uomo, Unicopli, Milano, in uscita a settembre 2019.

[2] Fra esse, segnalo principalmente L. Grecchi, a cura di, Immanenza e trascendenza in Aristotele, Petite Plaisance, Pistoia, 2017, e L. Grecchi, a cura di, Teoria e prassi in Aristotele, Petite Plaisance, Pistoia, 2018.



Ci rivolgiamo a lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo, che dunque vogliano pure pensare da sé (K. Marx). – Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada (Eraclito). – ... se uno ha veramente a cuore la sapienza, non la ricerchi in vani giri, come di chi volesse raccogliere le foglie cadute da una pianta e già disperse dal vento, sperando di rimetterle sul ramo. La sapienza è una pianta che rinasce solo dalla radice, una e molteplice. Chi vuol vederla frondeggiare alla luce discenda nel profondo, là dove opera il dio, segua il germoglio nel suo cammino verticale e avrà del retto desiderio il retto adempimento: dovunque egli sia non gli occorre altro viaggio (M. Guidacci).

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