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«Sono trascorsi sette anni dalla prima edizione di questo libro, […] che ha rappresentato non solo la mia prima pubblicazione di critica cinematografica, ma anche un’esperienza di studio, di ricerca e di vita fondamentale, impossibile da dimenticare. Come, del resto, è impossibile scordarsi di lei, la Magnani (Nannarella, per il suo pubblico più affezionato e fedele), protagonista di una stagione neorealistica irripetibile per il nostro cinema e poi anche di una parabola hollywoodiana di breve durata, tra poche luci e moltissime ombre, che il presente volume cerca di raccontare con la maggior dovizia di particolari possibile e, sempre, con enorme stima e ammirazione per una diva riluttante, un’artista completa, portatrice di un’irrimediabile alterità nella declinazione al femminile dell’arte dell’attore».
Barbara Rossi
«La recitazione di Anna Magnani non è mai casuale e si esprime al meglio quando può anche essere libera. Una libertà che nasce dal profondo lavoro creativo sul testo e sul personaggio e dalla consapevolezza del racconto e del film nel suo complesso. In questo senso è molto interessante l’approfondimento di Barbara Rossi sull’esperienza americana di Anna. Esperienza straordinaria da un lato, che la porta ad essere premiata con un Oscar per la migliore interpretazione femminile in un ruolo recitato in una lingua che non conosceva, l’inglese, unica attrice italiana ad oggi ad esserci riuscita. Esperienza controversa dall’altro, come sottolinea Luca Magnani.
[…] Una vita difficile e straordinaria, che spero abbiate voglia di scoprire ed amare».
Enrico Cerasuolo
Ha anticipato i tempi. Ma li ha anticipati sia fisicamente che nel modo di comportarsi.
Fisicamente perché all’epoca andavano di moda tutte queste attrici bionde, platinate, con la boccuccia a cuore, il rossetto. Lei, invece, era molto naturale… […] E poi il suo colore preferito era il nero. Insomma, non andava vestita come invece all’epoca, le attricette, ma anche le attrici importanti. […] Mia madre ha anticipato tutto quanto un periodo, forse anche il femminismo, in un certo senso. È una persona che si è fatta tutta da sola, che non si è mai appoggiata a nessuno se non a sé stessa.
All’epoca, ma anche dopo, accanto alle attrici c’era sempre il produttore-marito, o il regista-marito. Invece con lei è avvenuto il contrario, ossia sono stati gli uomini ad appoggiarsi a lei.
Luca Magnani
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