Questa raccolta di saggi si prefigge l’ambizione di essere la testimonianza di un ciclo di incontri afferenti a quella particolare iniziativa culturale nota come Seminari Aperti di Pratiche Filosofiche di Milano-Bicocca. Originariamente frutto del sodalizio intellettuale tra il filosofo e psicoanalista Romano Màdera e l’amico e collega Luigi Vero Tarca alla fine degli anni Novanta in quel dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dal 2005 a oggi essi hanno luogo annualmente presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “R. Massa” della seconda università milanese, su iniziativa dei docenti, dei ricercatori e dei collaboratori del locale gruppo di Filosofia morale in collaborazione con l’Associazione Philo-Pratiche filosofiche.
Più puntualmente, il libro è un risultato collettivo di una pratica filosofica specifica, la lectio philosophica, guidata da diversi praticanti, su un tema che impatta direttamente con la tremenda e dolorosa questione della vita di tutti dentro le strutture storico-sociali del nostro mondo: quello della giustizia. I brevi testi (filosofici, letterari e pedagogici) letti durante il seminario sono riportati integralmente e, a partire da ciascuno di essi, vengono sviluppate alcune considerazioni e riflessioni, più o meno esplicitamente intrecciate a e intessute da quanto è emerso dai partecipanti agli incontri e dallo scambio di gruppo. Non sarà certo un piccolo libro sulla giustizia a rendere più giusto il mondo, ma la speranza è che esso possa contribuire a sollevare, in chi lo avrà tra le mani, interrogativi fertili e forieri di processi trasformativi, così come è avvenuto per chi, a vario titolo, ha contribuito alla sua stesura.
Alla prefazione di Romano Màdera,
Le pratiche filosofiche in campo aperto.
Seminari coraggiosi: interrogare sé e il mondo in verità e giustizia,
seguono i seguenti contributi:
Leggere per vivere. Suggestioni a mo’ di introduzione (Andrea Ignazio Daddi),
Giudizio, giustizia e responsabilità.
Considerazioni sulla relazione
tra soggetto ed etica in Kant e Derrida (Didier A. Contadini),
L’ombra dell’oppressore (Monica Marinoni),
La giustizia bella (Carla Di Quinzio),
Ripensare la giustizia.
Riflessioni a partire da “Il giusto e l’ingiusto” di Nancy (Stefano Pippa),
Oscar Wilde: «Esistono due classi di uomini: i giusti e gli ingiusti.
La divisione viene fatta dai giusti?» (Chiara Mirabelli),
Un indicibile inferno (Susanna Fresko),
Perché Democrito? (Luca Grecchi).
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