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Dalla introduzione: «Questo testo costituisce la esposizione complessiva del discorso onto-assiologico che ho cercato di elaborare sin dal mio primo libro, L’anima umana come fondamento della verità, del 2002. Quel volume rappresentava la prima esposizione stilizzata della metafisica umanistica. Ciò che lì era asserito, cerca ora di essere argomentato in maniera più estesa. La tesi di fondo, in ogni caso, è rimasta la stessa. Il problema che reputavo centrale, in effetti, è rimasto lo stesso, ed è il medesimo che la Filosofia considera essenziale da sempre, ossia la conoscenza veritativa del senso e del valore della vita umana nell’intero. L’Uomo è il solo ente in grado di porsi questo problema, nonché il solo ente che, tramite la circolarità di teoria e prassi, risulta essere in buona parte in grado di risolverlo. Per questo motivo esso è il solo possibile fondamento di quella struttura sistematica della Verità dell’Essere, ossia di quel sistema onto-assiologico di significati, che costituisce il contenuto filosofico dell’intero. L’Uomo compiutamente realizzato, grazie alla sua essenza razionale e morale, rappresenta infatti l’unico ente che possa filosoficamente costruire (Fondamento), in maniera conforme alla realtà (Verità), le proposizioni che compongono, nei suoi contenuti essenziali, l’intero (Essere). Pertanto, solo conoscendo compiutamente l’Uomo, potremo conoscere compiutamente il Fondamento della Verità dell’Essere, quindi la Verità dell’Essere, nei limiti essenziali in cui essa è umanamente conoscibile».
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