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Tempo soggettivo della persona e tempo “oggettivo” della scienza, tempo della memoria e tempo del progetto, ricordo del passato ed anticipazione del futuro: si tratta di dimensioni che la filosofia, la scienza e la letteratura indagano da sempre, e che questo piccolo libro cerca di definire alla luce della riflessione filosofica. Il discorso, ad un tempo denso e lineare, viene svolto in sette brevi distinti capitoli.
Nel primo (Gli enigmi del tempo) la realtà umana è indagata sotto gli aspetti della speranza, della perdita e della conservazione, con riferimento soprattutto ad Agostino e ad Aristotele. Nel secondo (Gli equivoci della scienza) è analizzato il complesso dualismo fra il tempo della fisica ed il tempo della filosofia, da Newton a Einstein e da Penrose a Prigogine. Nel terzo (Le riflessioni di Heidegger) la custodia del passato e il progetto del futuro vengono indagati alla luce del nesso heideggeriano fra futuro e morte. Nel quarto (I segreti di Platone) il pensiero del grande filosofo greco è indagato sotto l’aspetto del tempo come mobile riflesso dell’eternità. Nel quinto (Gli abissi di Hegel) il pensiero del filosofo tedesco è segnalato come il punto più alto della riflessione moderna sul tempo. Nel sesto e nel settimo (I volti del passato e Il futuro come memoria) sono tratte infine le conclusioni filosofiche del discorso storico fatto in precedenza.
Il libro si segnala per la chiarezza con cui viene svolto un tema tradizionalmente complesso e difficile, ma anche per l’originalità teoretica delle sue proposte filosofiche. Esso ha dunque una doppia natura, puramente saggistica e pienamente didattica.
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