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Questi tre saggi di Arianna Fermani, scritti in tempi diversi, hanno l’obiettivo di studiare le due fondamentali concezioni della nozione, complessa ed estremamente ampia, di chrematistiké (crematistica) nella Politica di Aristotele, esaminata nei suoi nessi con la nozione di oikonomia, focalizzando particolarmente l’attenzione sui capitoli 8-11 del I libro della Politica, ma tenendo sempre sullo sfondo i contenuti delle Etiche.
Le due diverse forme di crematistica sono basate su due atteggiamenti psicologici molto diversi: 1) in un primo caso c’è un desiderio canalizzato, gestito e organizzato dalla saggezza in vista di un fine ulteriore; 2) nel secondo caso il desiderio è fine a se stesso, insaziabile, senza limiti e refrattario ai comandi della saggezza.
La conclusione è che, secondo lo Stagirita, la ricchezza non è un male, e non lo è neanche, in quanto tale, la ricerca della ricchezza, cioè appunto la crematistica che, se correttamente inquadrata e orientata in funzione del fine, costituisce la conditio sine qua non della vita buona, ordinata e felice a livello individuale e sociale.
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«La Cattedra UNESCO in “Sistemi Economici e Diritti Umani” dell’Università Nazionale de La Plata, Argentina, sostiene le pubblicazioni dei suoi docenti e di coloro, come questo libro di Arianna Fermani, che promuovono un pensiero economico che ricerca la socializzazione umana attorno a valori socio-ambientali come presupposto della piena identità dei popoli, ovvero della loro domanda di diritti» ( Francesco Vigliarolo).
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