Nota Preliminare
Questa raccolta di scritti di storia antica della medicina e della scienza tocca alcuni aspetti per così dire minori, fors’anche marginali, ma purtuttavia non meno significativi e importanti, rispetto agli eventi e ai protagonisti epocali.
Questi ultimi si inseriscono pur sempre in un contesto di idee e di concezioni di quel tempo che vanno a costituire il tessuto portante su cui si svolgono le rivoluzioni scientifiche e su cui si viene ad inserire l’intervento risolutorio e dirimente degli attori principali.
È una storia non di rado trascurata ma che rispecchia la normalità del modo di pensare e intendere i fenomeni durante un certo periodo storico, ancorché questo modo di pensare e di intendere si sia rivelato fallace in un’analisi retrospettiva condotta da condizioni epistemologicamente più agiate.
È una vicenda che segna il faticoso percorso verso nuove conquiste del sapere e verso l’acquisizione di nuovi paradigmi concettuali, i quali con il trascorrere del tempo verranno purtuttavia anch’essi a mostrare i loro limiti, a sfumarsi e sgretolarsi di fronte a cogenti evidenze sperimentali, queste ultime a loro volta incapaci di trovare spiegazione soddisfacente all’interno di quei vecchi e usurati paradigmi.
Mi è grato in questa sede ricordare con riconoscenza Luca Grecchi, direttore della collana il giogo, per aver accolto con interesse la mia proposta editoriale.
Un particolare ringraziamento all’amico carissimo Carmine Fiorillo per la grande dedizione profusa nella cura editoriale.
Questo libro è dedicato a Ines Gnes, la mia amatissima maestra delle scuole elementari, con la stessa devozione di allora e la stessa immutata tenerezza.
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