Duecento anni fa (1804-2004) moriva il grande filosofo tedesco Immanuel Kant. La sua influenza nella storia della filosofia moderna e contemporanea è stata determinante, ed in questa sede manca purtroppo lo spazio per analizzarne la portata. Ma la sua influenza è stata grande anche per quanto riguarda il marxismo ed il pensiero rivoluzionario. Cento anni fa (1904), quando esisteva ancora un dibattito filosofico serio nella comunità dei marxisti, la commemorazione del centenario della sua morte fu l’occasione per lo sviluppo della corrente di pensiero del cosiddetto neo-kantismo socialista, di cui personalmente non condivido le tesi, ma che fu una cosa estremamente seria. Oggi (2004) è stata distrutta alle radici ogni discussione filosofica fra i marxisti, per ragioni che non è il caso di riassumere qui, e che ho comunque analizzato molte volte in altri contesti.
In questo breve saggio, tuttavia, farò finta di niente. Farò finta, infatti, che vi sia ancora una comunità di studiosi marxisti di filosofia interessati a ritornare criticamente e dialogicamente sul grande Kant. Ed ecco allora una breve traccia per la discussione.