|
|
|
Cat.n.
021
|
|
|
AA. VV.
|
[Alfredo Capone, Giorgio Spini, Elio D’Auria, Cosimo Ceccuti, Luigi Lotti, Simona Colarizi, Ariane Landuyt, Pier Luigi Ballini, Sandro Rogari, Paolo Bagnoli, Umberto Sereni, prof. Gaetano Arfè, Corrado Messeri, Marcello Venier, Riccardo Cardelli, Aldo Morelli, Angelo Passaleva, oggia Arrigo Boldrini, Rinaldo Bausi, Rineo Cirri], Giovanni Amendola tra etica e politica. Atti del Convegno di Studio nel cinquantesimo anniversario della Repubblica e della Costituzione (Montecatini Terme 25-26-27 Ottobre 1996.
|
ISBN 88-87296-55-3, 1999, pp. 320, formato 170x240 mm., Euro 25,00 Collana “Studi e ricerche” [1].
|
In copertina: foto di Giovanni Amendola nel suo studio.
|
indice - presentazione - sintesi
|
|
€
25,00
|
|
Nel fiorire delle iniziative collegate alle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della Repubblica e della Costituente, il convegno di studio su Giovanni Amendola tra etica e politica, tenuto a Montecatini Terme nei giorni 25-26-27 ottobre 1996, si è caratterizzato, oltre che per l’alto livello della trattazione dei temi, anche per alcune sue specifiche peculiarità.
Promotori dell’iniziativa sono stati i Comuni di Montecatini Terme, Pieve a Nievole e Monsummano Terme, in collaborazione con le Province di Firenze e Pistoia, l’Istituto Storico Provinciale della Resistenza di Pistoia, l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, la Federazione delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza e l’A.N.P.P.I.A. regionale; la Regione Toscana ha offerto il suo alto patrocinio. Fra le peculiarità vale la pena di ricordare che il convegno ha visto uno strettissimo collegamento con la Sovrintendenza Archivistica per la Campania e quella per i Beni Artistici e Storici di Napoli, la quale ha permesso di esporre, per tutta la durata dei lavori, il materiale della mostra documentaria, bibliografica e iconografica dal titolo: Giovanni Amendola. Una vita per la democrazia, realizzata nello stesso anno e già presentata al pubblico sia a Napoli che a Salerno.
Altro fattore interessante è stato l’aver saputo cogliere, già nel titolo del convegno, ma anche nella serie di interventi che ne hanno caratterizzato il successivo svolgimento, l’attualità del rapporto fra etica e politica. Attualità drammaticamente resa evidente da una politica che non solo nel nostro Paese sempre più sembra allontanarsi dalla purezza di un’etica propriamente detta per navigare verso un’altra, formale, facilmente riciclabile ed autoassolutoria. In questo senso va sottolineato che gli enti promotori dell’iniziativa si sono proposti non solo di rendere omaggio a Giovanni Amendola, una delle vittime più illustri del fascismo, ma specialmente di far progredire la conoscenza di una personalità che rimane un punto di riferimento per tutti gli Italiani e per tutti i democratici antifascisti, senza distinzioni di parte, perché nessuno oggi può vantarne o pretendere un’esclusiva eredità ideale e politica. Il terzo fattore di interesse particolare risiede nel fatto che questo convegno chiude anche un piccolo ciclo storico (o contenzioso morale) di natura locale: lo chiude con una riconciliazione fra il territorio (e i cittadini) che “offese”, molti anni orsono, sia etica che democrazia e umanità, e la figura dell’antifascista, tradito e offeso, che, proprio nel territorio e dagli eredi dei cittadini medesimi, ottiene il riconoscimento del torto subito e la storicizzazione di quei fatti lontani.
|
|