Editrice Petite Plaisance

Quando il disegno della mia vita sarà completo, vedrò, o altri vedranno una cicogna? - K. BLIXEN
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Cat.n. 126

Remo Cerini

Ben io ben dritto vo per la mia via...

ISBN 88-87296-84-7, 2000, pp. 192, formato 140x210 mm., Euro 10.

In copertina: Adelmo Goffredi, Remo e Rita.

indice - presentazione - autore - sintesi

10,00

INDICE (126)


Canzonetta del poeta
di Maura Del Serra

Nota editoriale
Ringraziamenti

Voci libere di uomini liberi
Circolo ARCI – “Garibaldi”
Gruppo Teatro Ragazzi Pistoia

Remo Cerini: l’uomo, le sue frasi, le sue poesie
di Camillo “Mario” Arrigoni

Remo Cerini e il moralismo
di Sergio Landini

Parte Prima
Verso la modernità
Poesie Moderne di Remo Cerini

Perché mi dite
Viver così la vita
Il corpo mio
La benigna voce
Dacché divenni Poeta?
Iddio per me chiede la pace
Torniamo a darci il bacio fraterno
La fonte della poesia
A te mia cara sorella
Parlo con tutti i poeti del mondo
Povera penna mia ...
Per noi sventurati poeti
I tuoi pungenti dardi
La Vergine Dea
Dimmi lettore mio
L’incude!
La pipa del poeta
Il cieco rancore
Passano i giorni miei
La follia di un poeta
Son la pipa del Cerini
Tutti mi salutano
Viva il buon vino
Il vecchio
La Farfalla
Il Grillo
Cos’è il piacere della vita?
La festa d’un Poeta
Ho gran voglia
Il vituperio
L’uomo ver’uomo
Tu sei poeta
Verrai filosofo...
Ammiro il bello
Il vero cuore...
Io son quel misero?
La mia Musa
Un Professore mi chiama fenomeno
Avete un nuovo sole
La natura mi creò brutto
Nel regno della scienza
Io son filosofia
Il primo manoscritto
Vieni maligna morte!
Sommo fra sommi
Tacete o mostri d’acciaio
L’uomo permaloso
Faccio lo zerbinetto
La pulce


Parte Seconda
Trittici e fogli volanti

TRITTICO DEL 9 DICEMBRE 1957
Canto primo: Il mondo dinamico
Canto secondo: Io più non vivo
Canto terzo: Eterno resterò

TRITTICO DEL 12 GIUGNO 1966
Canto primo: Il Poeta nasce
Canto secondo: Sarò sempre vivo
Canto terzo: In’alto non salì

TRITTICO DEL 1 APRILE 1967
Canto primo: I Grandi Padri
Canto secondo: Poter Potrò
Canto terzo: Altro potea

POESIE DEL 1 MAGGIO
1 Maggio 1967
Viva il Primo Maggio

1 Maggio 1969
Viva il Primo Maggio


Fogli volanti
Ben troppo vedo
Buon Natale
Pace nel mondo
Buona Pasqua
Il mio voler ben volle
A voi brava gente
Il vecchio vate
Buona Pasqua
Salvar l’umanità
Il carnevale
Dedico ai Vigili Urbani

Parte Terza
Altri scritti
Lettera alla sorella
Il lamento lamentoso di Cerini
(davanti al calendario)
Di-vinazione
La tragedia umana
Crivi vigliacca penna!
Oh dura vita…
Morrò sfinito
Il bere
Bello sarebbe il mondo
Concetto ti farai
Il cieco Bartolini
L’Addio di Remo al Paese di Maresca
dopo una sua visita
Inaugurazione
Tu sempiterno sai!…
Ode del Partigiano


Parte Quarta
Testimonianze e scritti su Remo Cerini

Remo Cerini: un “diverso”, un Poeta, un Uomo
di Renzo Corsini
Remo Cerini: cantastorie e poeta popolare
di Claudio Rosati
Lo spazio obliquo di Remo e Rita
di Roberto Carifi
La ballata di Remaccio
di Adelmo Goffredi
Ho sognato il Cerini
di Damasco Capecchi
Cerini, Garibaldi e i tedeschi
da «Il Tremisse Pistoiese»
Poeti a Pistoia.
Soliloqui notturni in cospetto dell’arte
di Anonimo Italiano
Alla polla dello Specchio
di Sebastiano “Frisino” Frosini
Sant’Atto e ‘l Cerini
di Enrico Bruni
Remo Cerini
a dieci anni dalla morte resta il poeta più amato
di Valeriano Cecconi
L’Amico del poeta
di Nilo Benedetti
L’unico poeta locale
di Marcello Venturi
C’era una volta Sergio Landini
di Paolo Gestri
Canzone per Remo.
A Remo Cerini
di Giovanni Antonini
Un monologo: La donna del poeta
di Renzo Corsini
Anima di città.
A Roberto Gasperini
di Giovanni Antonini
“Ben io ben dritto vò per la mia via …”.
Omaggio a Remo Cerini, nel 17° della morte
di Renzo Corsini
Canzone del corso di Carnevale (‘52-’53)
di Giulio Fiorini, musica di Ezio De Vito



Ci rivolgiamo a lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo, che dunque vogliano pure pensare da sé (K. Marx). – Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada (Eraclito). – ... se uno ha veramente a cuore la sapienza, non la ricerchi in vani giri, come di chi volesse raccogliere le foglie cadute da una pianta e già disperse dal vento, sperando di rimetterle sul ramo. La sapienza è una pianta che rinasce solo dalla radice, una e molteplice. Chi vuol vederla frondeggiare alla luce discenda nel profondo, là dove opera il dio, segua il germoglio nel suo cammino verticale e avrà del retto desiderio il retto adempimento: dovunque egli sia non gli occorre altro viaggio (M. Guidacci).

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