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Cat.n. 156 |
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Chiara Tinnirello
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Singolarità estetica. Prassi mimetiche tra arte e filosofia da Nietzsche a Nancy. Introduzione di Giuseppe Frazzetto.
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ISBN 88-7588-034-4, 2010, pp. 192, formato 140x210 mm., Euro 18. Collana “Il giogo” [34].
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In copertina: Delfo Tinnirello, Sorgente, foto-collage digitale, 2010.
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indice - presentazione - autore - sintesi
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€ 18,00 |
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Sintesi
Il volume fornisce una pista estetica per il contagio stilistico tra arte e filosofia. Artefice della versione estetica della filosofia è Nietzsche attraverso le figure del pensiero di Apollo, Dioniso e Zarathustra. Gilles Deleuze ne fissa i contorni definendo la filosofia come “creazione di concetti”. Ernst Jünger con il suo Anarca, Peter Sloterdijk con la figura di Diogene il kinico, Manlio Sgalambro con la devozione all’Opera, immettono in questa piega del pensiero aforismi o, invece, figure incastonate nella gemma della scrittura. Analogamente, Jean-Luc Nancy accosta la dimensione estetica del pensiero svolgendo il concetto ontologico di “Essere Singolare plurale” in una conversione inedita della soggettività come Singolarità comparente. Le prassi mimetiche tra arte e filosofia percorrono, dunque, il tratto da Nietzsche a Nancy senza diacronia. Il contagio tra arte e filosofia dispone una nuova ontologia, denominata “ontoestetica”, in grado di saltare sopra l’amalgama fluido della modernità attraverso le figure del pensiero e le Singolarità ontologiche, ambedue calchi mimetici dell’opera d’arte.
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