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Il rapporto tra natura umana e capitale può essere riassunto nelle proposizioni che costituiscono l’ossatura di quest’opera: «1. L’umanità è la totalità degli uomini, passati, presenti e futuri»; «2. Esiste un’unica natura umana, passata, presente e futura»; «3. La natura umana (l’umanità), né semplicemente singolare né semplicemente plurale, è singolare-plurale»; «4. Il capitalismo, pur cercando a suo modo di realizzare la natura umana, non rie-sce a esprimerla in maniera compiuta»; «5. Un altro mondo è possibile: la possibilità è il poter essere reale del reale»; «6. La physis è tensione creativa (trans-) alla (stabilità della) forma limitata (-formazione)»; «7. La filosofia non può continuare a oscillare tra “interpretare” e “trasformare”, separarli è precludersi la possibilità di vedere il loro intimo rapporto». La struttura del testo permette però diversi tipi di lettura, diversi tipi di “tagli” e di “attraversamenti”: permette (li richiede persino, a chi voglia soffermarsi a leggerla sino in fondo per criticarla radicalmente) diversi livelli di “immersione” in essa e di problematizzazione di quanto viene affermato e proposto, diversi gradi di pazienza e di interrogazione. In sintesi, questo scritto prova a mostrare “in vivo” quanto afferma: l’unicità della natura umana e la pluralità degli animali umani.
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