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I tre saggi qui raccolti si propongono di offrire alcuni spunti di riflessione gravitanti attorno ai problemi sollevati dall’elaborazione filosofica di un’etica universalistica, necessariamente anticapitalistica, inserita nel quadro di un’ontologia sociale materialistica.
Da un lato, essi respingono ogni giustapposizione adialettica tra scienza e filosofia, che impedisca a quest’ultima di confrontarsi realmente, specificamente, con le dense problematiche antropologiche derivanti dalle attuali ricerche scientifiche sull’uomo e sullo sviluppo delle sue facoltà. D’altro canto, vengono ribadite con forza le fondamentali finalità etico-sociali del discorso filosofico, denunciando la sterilità di quegli infiniti sproloqui metodologici o epistemologici o piattamente filologici, i quali mai si confrontano coi problemi reali dello sviluppo concreto dell’autocoscienza umana e del suo arduo cammino, non garantito una volta per tutte nei suoi esiti, per giungere alla costituzione storico-sociale di una quotidianità mediamente foriera di riconoscimenti intersoggettivi disalienanti, «generici per sé», insomma radicalmente democratizzanti.
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