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Quando il disegno della mia vita sarà completo, vedrò, o altri vedranno una cicogna? - K. BLIXEN
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Cat.n. 223

Sergio Pierattini

Il drago di Carta.

ISBN 978-88-7588-147-4, 2014, pp. 64, formato 130x200 mm., Euro 7, Collana  di teatro Antigone [12].

In copertina: Michele Sindona.

indice - presentazione - autore - sintesi

7.00

Sergio Pierattini si è diplomato all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma nel 1982. Da anni affianca l’attività di attore a quella di autore teatrale e sceneggiatore radiofonico. Dal 2005 insegna Sceneggiatura per la radio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia- Scuola Nazionale di Cinema. È docente dei Master di drammaturgia e sceneggiatura all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio d’Amico. Tra i suoi testi: La Maria Zanella (Premio Ubu 2005 a Maria Paiato per l’interpretazione) Il raggio bianco (Premio Flaiano 2006) Il ritorno (Premio Associazione Nazionale Critici di Teatro come miglior testo del 2008) Un mondo perfetto (Premio Riccione 2007 Sez. Bignami Quondamatteo).

Sergio Pierattini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

 

Cresce a Siena,  dove i genitori si sono trasferiti nel 1962. Frequenta giovanissimo per alcuni anni il Piccolo Teatro della città di Siena, dove ritornerà alla fine degli anni '70. Nel 1979 viene ammesso come allievo attore all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma. Tra i suoi insegnanti vi sono Ruggero Jacobbi, Aldo Trionfo, Anna Miserocchi, Angelo Corti, Marise Flash, Lorenzo Salveti, Elena Povoledo, Andrea Camilleri. Si diploma nel 1982 con lo spettacolo Incantesimi e magie diretto da Aldo Trionfo e presentato al 25º Festival dei due Mondi di Spoleto] Negli anni successivi lavora come attore in spettacoli firmati da importanti registi, tra i quali Antonio Calenda e Roberto Guicciardini.

Nel 1989 scrive ed interpreta il monologo Silvano che viene prodotto dal Teatro Niccolini di Firenze, diretto da Roberto Toni, con la regia di Alessandro Marinuzzi. Nel 1992 il monologo viene tradotto e messo in scena dall'Atelier Theatre di Louvain la Neuve (Belgio); la parte del giovane sacerdote Silvano è interpretata dall'attore Daniel Hanssens. Inizia in questi anni la collaborazione con il drammaturgo Roberto Cavosi che lo sceglie come protagonista di alcuni suoi lavori di successo come Luna di miele e L'uomo irrisolto  Nel 1994 scrive ed interpreta il monologo a tre voci Babbo secondo te quella lassù è una nuvola o un incendio?, che viene prodotto e messo in scena dal Teatro Niccolini di Firenze. Nel 1999 partecipa al progetto Grand Hotel Italia, ideato da Roberto Cavosi e scrive Il gregario, mini pièce di 20 minuti di cui sarà interprete principale con Giancarlo Ratti al teatro Argot di Roma.

Nel  2000 è autore con Roberto Cavosi del programma radiofonico Teatrogiornale in onda per tre stagioni a Radio Tre Rai, e scrive circa 320 radiodrammi di quindici minuti ciascuno. Nel 2001scrive per Maria Paiato La Maria Zanella. Per l'interpretazione di questo monologo la Paiato riceve nel 2005 il Premio Ubu come migliore attrice. È finalista al Premio Riccione del 2004 con Quando ci siamo ritrovati. Per la rassegna Kalsart scrive La madre che sarà interpretata a Palermo nella stessa estate da Valeria Valeri. Nel 2006 scrive Il caso k, finalista al Premio Enrico Maria Salerno. Nel 2007 vince il Premio Flaiano con Il raggio bianco  Nello stesso anno scrive per Maria Paiato Notte d'aprile che va in scena nella rassegna romana curata da Rodolfo di Giammarco Garofano verde. Nel 2008 vince il Premio Riccione sez. Bignami Quondamatteo con Un mondo perfetto che produce e porta in scena nel 2010 con Milvia Marigliano.

In questi anni prosegue l'attività di autore radiofonico con importanti produzioni come L'oro di Duccio, radiodramma andato in onda in occasione della mostra di Duccio di Buoninsegna a Siena interpretato da Daniela Giordano e Paolo Lombardi, e D-day, fiction radiofonica dedicata allo sbarco in Normandia da lui scritta e diretta per Radio Tre Rai. Nel 2005 scrive e dirige Da Trafalgar ad Austerlitz sceneggiato a puntate dedicato alla campagna napoleonica del  1805 che ha come interprete principale Andrea Giordana.

In occasione dell'anniversario della rivoluzione ungherese del 1956 scrive e dirige per Radio Tre Rai Una doppia verità interpretato da Omero Antonutti. Sempre per Radio Tre Rai nel 2008 scrive lo sceneggiato La guerra di Benedetto, interpretato da Virginio Gazzolo e Paolo Lombardi[6]. Nel 2009 l'Associazione Nazionale Critici di Teatro premia Il ritorno, già finalista al Premio Ubu, come migliore testo teatrale italiano della stagione 2007/2008. Nel 2011 ripropone alle scena riscritto e ampliato Il gregario che debutta al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari. Dal 2005 tiene un corso di drammaturgia radiofonica al Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema di Roma.

Cinema

·      Zitti e mosca, regia di Alessandro Benvenuti (1991)

·      Cari fottutissimi amici, regia di Mario Monicelli (1994)

·      Con gli occhi chiusi, regia di Francesca Archibugi (1994)

·      La seconda moglie, regia di Ugo Chiti (1998)

·      A cavallo della tigre, regia di Carlo Mazzacurati (2002)

·      442,il gioco più bello del mondo, regia di Roan Johnson (2005)

·      L'albero delle pere, regia di Francesca Archibugi (2008)

·      La passione, regia di Carlo Mazzacurati (2010)

·      I primi della lista, regia di Roan Johnson (2011)

·      Che strano chiamarsi Federico, regia di Ettore Scola (2013)

·      La trattativa, regia di Sabina Guzzanti (2014)

Televisione

·      Un posto tranquillo 2, regia di Claudio Norza, miniserie TV (2005)

·      La ragazza americana, regia di Vittorio Sindoni, miniserie TV (2011)

Teatro

·      La Maria Zanella

·      Il ritorno

·      Il gregario

 



Ci rivolgiamo a lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo, che dunque vogliano pure pensare da sé (K. Marx). – Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada (Eraclito). – ... se uno ha veramente a cuore la sapienza, non la ricerchi in vani giri, come di chi volesse raccogliere le foglie cadute da una pianta e già disperse dal vento, sperando di rimetterle sul ramo. La sapienza è una pianta che rinasce solo dalla radice, una e molteplice. Chi vuol vederla frondeggiare alla luce discenda nel profondo, là dove opera il dio, segua il germoglio nel suo cammino verticale e avrà del retto desiderio il retto adempimento: dovunque egli sia non gli occorre altro viaggio (M. Guidacci).

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