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Quando il disegno della mia vita sarà completo, vedrò, o altri vedranno una cicogna? - K. BLIXEN
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Cat.n. 260

Claudia Baracchi, Enrico Berti, Barbara Botter, Matteo Cosci, Silvia Fazzo, Arianna Fermani, Giovanna R. Giardina, Carmelo Vigna, Marcello Zanatta

Sistema e sistematicità in Aristotele, a cura di Luca Grecchi

ISBN 978-88-7588-202-0, 2016, pp. 256, formato 140x210 mm., Euro 25– Collana “Il giogo” [69].

In copertina: Raffaello Sanzio, Scuola di Atene: Aristotele, Musei Vaticani, part.

indice - presentazione - autore - sintesi

25,00

 

 Luca Grecchi

Introduzione

 

 

Carmelo Vigna

Il sistema di Aristotele

– in dialogo con Luca Grecchi –

 

 

Enrico Berti

Esiste un sistema di Aristotele?

Commento alla discussione

tra Luca Grecchi e Carmelo Vigna

1. Il «sistema» di Aristotele

2. Le categorie fondamentali

3. Il problema della cosiddetta “teologia”

4. La classificazione delle scienze

5. I tentativi di sistemazione

 

 

Arianna Fermani

Quale “sistema” e quale “sistematicità” in Aristotele?

1. Riflessioni introduttive

2. Primo “scenario”: la filosofia aristotelica non è sistematica

3. Secondo “scenario”: la filosofia aristotelica è sistematica

3.2. Il senso e la portata della nozione di “sistema aperto”

4. Per un Aristotele “unitario” ma non “univoco”:

limiti e risorse del modello jaegeriano

4.1. Le ragioni del superamento del paradigma “storico-genetico”

4.2. La critica alla nozione di “sistema” come “edificio dogmatico”:

la fecondità del “paradigma jaegeriano”

5. Riflessioni conclusive

Riferimenti bibliografici

 

 

Marcello Zanatta

Sistema e metodi in Aristotele

1. Precisazioni concettuali

2. Sistema e metodi nelle singole scienze

3. Il sistema e i metodi della fisica

4. Il sistema e i metodi dell’etica

 

 

Claudia Baracchi

I molti sistemi di Aristotele

1. Naufragi e peripezie

2. Il sistema compiuto e il sistema come compito

3. Cataloghi e sequenze

4. I disagi dell’interpretazione

5. Itinerario

6. Provenienze

 

 

Giovanna R. Giardina

Il naturalismo immanentista di Aristotele

e la questione del Primo Motore Immobile

 

 

Barbara Botter

Un unico sistema vs la dispersione dei metodi scientifici

Una lettura a favore dell’unità delle scienze in Aristotele

Introduzione

Incertezza nella cronologia del Corpus aristotelicum

Lo Status Quaestionis

Una “scienza” priva di rigore scientifico

Una pratica pervasa di rigore scientifico

L’ente fuggevole delle scienze della natura

Un unico criterio scientifico: la dimostrazione

I principi teorici della dimostrazione nei Trattati Naturali

Lo scienziato è sempre guidato da teorie

La funzione del cervello

Conclusione

 

 

Matteo Cosci

Il divieto aristotelico di transgenericità dimostrativa

Unità e identità dei generi

Le proprietà si predicano in molti modi

Dal requisito di convertibilità degli universali

alla fallacia epistemica di sostituibilità

Il divieto di transgenericità dimostrativa

Fallacie contestuali: conoscerle per evitarle

Aristotele rispettò il suo divieto?

L’infrazione di chi dimostra a partire da soli principi comuni

Cuius scientia, eius propria principia

 

 

Silvia Fazzo

Esordi, raccordi, ‘titoli’ in Aristotele:

i trattati del corpus e i libri della Metafisica

Introduzione

Gli esordi dei trattati in Aristotele: una classificazione

Osservazioni generali

Un primo consuntivo: il sistema dei trattati

Esordi e raccordi nella Metafisica

Un consuntivo: parti e raccordi nella Metafisica

 

 

 

Gli Autori

 

Indice dei nomi



Ci rivolgiamo a lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo, che dunque vogliano pure pensare da sé (K. Marx). – Chi non spera quello che non sembra sperabile non potrà scoprirne la realtà, poiché lo avrà fatto diventare, con il suo non sperarlo, qualcosa che non può essere trovato e a cui non porta nessuna strada (Eraclito). – ... se uno ha veramente a cuore la sapienza, non la ricerchi in vani giri, come di chi volesse raccogliere le foglie cadute da una pianta e già disperse dal vento, sperando di rimetterle sul ramo. La sapienza è una pianta che rinasce solo dalla radice, una e molteplice. Chi vuol vederla frondeggiare alla luce discenda nel profondo, là dove opera il dio, segua il germoglio nel suo cammino verticale e avrà del retto desiderio il retto adempimento: dovunque egli sia non gli occorre altro viaggio (M. Guidacci).

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