A partire dall’articolo sull’Oreste del 1961, prima pubblicazione a stampa poco dopo il conseguimento della laurea, fino al saggio Alla cattura di Euripide. Appunti su una lunga controversia del 2002, Diego Lanza si è occupato intensamente e ripetutamente della drammaturgia di Euripide, dedicando ad essa non solo corsi e seminari presso l’ateneo di Pavia, ma anche conferenze, saggi, interventi a convegni, contributi in miscellanee. Questo volume raccoglie scritti che costituiscono tappe di un percorso di ricerca condotto sempre con acume e con sguardo spiazzante. La prospettiva scelta nell’analisi dei drammi euripidei segue varie direzioni: il punto di vista dello spettatore, ovvero il livello di coinvolgimento emotivo e critico che egli sperimentava nell’assistere alla rappresentazione teatrale, l’individuazione di pratiche rituali e simboliche allusivamente riprese nei testi, la scansione dei tempi e dei rapporti di causa-effetto nello svolgimento dell’azione, i codici espressivi e visivi che la prassi teatrale del V sec. a.C. prevedeva ed imponeva. Ne esce un’immagine di Euripide quanto mai variegata e complessa. Del resto, il tragediografo di Salamina è stato visto di volta in volta come un autore “razionalista”, “irrazionalista”, “il filosofo della scena”, “il poeta dell’illuminismo greco”, “studioso della natura umana”, “ateo”, uccisore dell’autentico spirito tragico, precursore di forme teatrali affermatesi successivamente, escogitatore di nuovi miti, intellettuale politicamente impegnato, ovvero disinteressato alle questioni della polis e ripiegato in toto sul patetico. Ma ogni tentativo di “catturare” il drammaturgo nel recinto di una determinata etichetta o di una specifica chiave interpretativa è destinato al fallimento.
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Piano dell’opera i 4 volumi
Dramata, I. Scritti sulla drammaturgia euripidea
Unità e significato dell’Oreste euripideo.
L’Alessandro e il valore del doppio coro euripideo.
Νόμος e ἴσον in Euripide.
Lo spettatore sulla scena.
Una vittoria di Euripide: l’Ippolito.
Una ragazza, offerta al sacrificio …
Euripide e la jilía.
I lógoi “ggelikoí euripidei.
Alla cattura di Euripide. Appunti su una lunga controversia.
Il popolo sulla scena attica.
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Dramata, II. Scritti sulla tragedia antica e le teorie del tragico
Alla ricerca del tragico.
Lo spettacolo della parola:
riflessioni sulla testualità drammatica di Seneca.
Lo spettacolo.
L’attore.
Le regole del giuoco scenico nell’Atene antica. Prime annotazioni.
La disciplina dell’emozione:
ritualità e drammaturgia nella tragedia attica.
Les temps de l’émotion tragique. Malaise et soulagement.
Il vincolo degli archetipi: la tragedia e il tragico.
Glaubwürdigkeit auf der Bühne als gesellschaftliches Problem.
La poesia drammatica: i caratteri generali, il dramma satiresco.
I tempi dell’emozione tragica.
Valenze antropologiche nel teatro tragico.
La tragedia e il tragico.
Pathos.
De l’émotion tragique, aujourd’hui.
Il teatro fra Atene e Siracusa.
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Dramata, III. Scritti sulla commedia antica
Lo spazio scenico dell’attor comico.
L’attor comico davanti alla scrittura.
L’attor comico sulla scena.
Aristofane rigattiere.
Diceopoli vs deboli sorrisi.
Menandro.
Menandro sulla scena.
Entrelacement des espaces chez Aristophane
(l’exemple des Acharniens).
Aristofane, o del mettere in commedia.
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Dramata, IV. Scritti sulla Poetica di Aristotele
Aristotele e la poesia:
un problema di classificazione.
Carlo Diano:
poesia, poetica e catarsi.
Da Aristotele a Orazio:
l’unità discreta della poesia.
La simmetria impossibile.
Commedia e comico nella Poetica di Aristotele.
Aristotele, la miglior tragedia, gli automata.
Il medico dipinto:
forma, forme e unità nella Poetica di Aristotele.
Longino o dell’ideologia letteraria.
La città e i racconti.
Riflessioni sullo statuto della poesia tra Platone e Aristotele.
Diego Lanza (1937-2018) Di mio padre ricordo l’orgoglio tenace, la fedeltà alle proprie decisioni, l’energia necessaria a una silenziosa coerenza, il disprezzo per il mormorio del senso comune. Mi ha insegnato ad essere come chi amiamo si aspetta che noi siamo, perché non pesare su chi ci ama con le nostre sofferenze è amorosa accortezza.
Diego Lanza (1937-2018) La disciplina dell’emozione. Un’introduzione alla tragedia greca. Prefazione di Anna Beltrametti
Diego Lanza (1937-2018) Appassionato filologo e grecista, innovativo nella lettura interdisciplinare dei testi, sempre in tensione etica, morale, filosofica, che ci consegna quale suggello, testimonianza vivificante e forte dono.
Diego Lanza (1937-2018) «Lo stolto. Di Socrate, Eulenspiegel, Pinocchio e altri trasgressori del senso comune». Prefazione di M. Stella. Postfazione di G. Ugolini.
Diego Lanza (1937-2018) Euripide porta sulla scena lo spettatore, l’uomo della vita di ogni giorno.
Diego Lanza, Gherardo Ugolini «Storia della filologia classica». Si è cercato di illustrare tutta la problematicità della filologia, mostrando al contempo quanto lo studio dell’antico abbia sempre interferito con i dibattiti che hanno via via segnato lo svolgersi della cultura europea negli ultimi due secoli.
Diego Lanza (1937-2018) Il libro di A. Meillet ci offre un’immagine della lingua greca oltremodo ricca, nel costante riferimento a precise condizioni storiche. Il rapporto tra lingua e società si definisce con chiarezza come rapporto tra lingua e civiltà, cultura in senso antropologico.
Diego Lanza (1937-2018) «Il tiranno e il suo pubblico» è il tentativo di definire la genesi, lo sviluppo e la fortuna di una figura ideologica, che sempre meglio si precisa nella letteratura ateniese tra la metà del V e la metà del IV secolo a.C.
Silvia Gastaldi, Fulvia de Luise, Gherardo Ugolini, Giusto Picone ** MARIO VEGETTI e DIEGO LANZA **, In ricordo di una amicizia filosofica.
Diego Lanza (1937-2018) Nous e thanatos. Scritti su Anassagora e sulla filosofia antica. Prefazione di Gherardo Ugolini
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