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Laura Nervi (1971-2018), filosofa di formazione, è stata una scrittrice pistoiese, morta suicida. Ha prodotto un corpus di scritti costituito da riflessioni filosofiche, testi narrativi e poesie, per lo più ancora inediti, in cui dà sfogo al suo versatile talento. Dopo la pubblicazione postuma de Le opere teoriche, frammenti e pensieri sparsi (Clueb, 2022), questo volume presenta Mercoledì delle cene, il suo primo e solo testo teatrale. Presentato in concorso all’edizione del 2004 del prestigioso “Premio Teatrale Vallecorsi”, ottenne una segnalazione speciale dalla Giuria. Attraverso il topos del rituale della cena, situazione drammaturgica per eccellenza, Laura Nervi vi rappresenta in modo acuto la crisi identitaria e il disorientamento sociale della gioventù di una città di provincia italiana degli inizi degli anni duemila, con una verve tragicomica e un linguaggio brillante mirabilmente calibrati. A distanza di un ventennio, il testo viene oggi offerto a quanti amano la letteratura teatrale, corredato da testimonianze ed analisi critiche, anche di studiosi che conobbero l’autrice già nella sua giovanile parabola intellettuale, segnata da un’intelligenza e da una personalità straordinarie, leggibili in filigrana negli scritti già pubblicati e in questo unicum drammaturgico.
Moreno Fabbri, attore ed operatore culturale, collabora abitualmente a giornali e riviste con un’attenzione particolare al teatro e alla poesia. Fra i volumi da lui curati: Corilla Olimpica e la poesia del Settecento europeo (Maschietto e Musolino, 2002); Mario Ferrario: Malebolge, immagini di distratta memoria (Bianca e Volta, 2004); Staffan Nihlèn. La Prudenza del segno (Petite Plaisance, 2017); Prospectus. Quale drammaturgia per il teatro europeo del 21° secolo? (Pagine, 2023).
Simona Polvani, poetessa, performer, artista visiva, traduttrice letteraria e teatrale, è dottore di ricerca in arti visive e arti dello spettacolo, docente a contratto presso l’École des Arts de la Sorbonne dell’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne a Parigi. Ha tradotto e curato numerose opere teatrali e poetiche di Gao Xingjian, Premio Nobel per la Letteratura nel 2000, tra cui si segnalano La fuga (Titivillus, 2008), Teatro (ETS, 2011), Spirito errante pensiero meditativo. Tutte le poesie (La nave di Teseo, 2024).
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