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Questo libro si propone come una complessiva interpretazione umanistica della filosofia greca antica. Opponendosi alla maggioranza delle interpretazioni finora succedutesi, Grecchi tenta qui di dimostrare errate: a) la tesi del sostanziale fisiocentrismo della filosofia greca; b) la tesi del sostanziale teocentrismo della filosofia greca; c) la tesi del sostanziale ontocentrismo della filosofia greca. Nonostante la rilevante presenza, spesso peraltro fortemente interconnessa, delle tematiche inerenti la natura, il divino e l’essere, fu infatti sempre l’uomo ad occupare il centro del pensiero greco.
L’umanesimo cui si farà qui riferimento è in effetti da intendere come la fondamentale ricerca della compiutezza razionale, morale e simbolica dell’uomo, all’interno dei limiti posti dalla natura. Questa ricerca fu propria del pensiero greco ma, poiché la Grecità non ha esplicitato questo contenuto (umanesimo è termine che non appartiene al pensiero greco), raramente i grandi interpreti filosofici l’hanno riconosciuta come centrale.
Grecchi cerca di dimostrare le proprie tesi non solo passando in rassegna le principali interpretazioni della Grecità che si sono sviluppate nella storia della filosofia, ma soprattutto esaminando tutti i contenuti del pensiero greco: dall’epica omerica alla mitologia esiodea, dalla poesia lirica al teatro, dai frammenti sapienziali al pensiero preplatonico, per giungere ai classici Socrate, Platone, Aristotele ed oltre, fino al III secolo a.C., con Epicureismo, Stoicismo, Scetticismo ed Eclettismo.
Questo testo costituisce la base di riferimento di altri tre libri di Grecchi: L’umanesimo di Platone, L’umanesimo di Aristotele e L’umanesimo di Plotino.
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