Questo volume si interroga intorno a quella che può essere definita come una delle più grandi “invenzioni” della filosofia occidentale, la teoria delle Idee di Platone, e lo fa in una chiave e con un’intenzione intrinsecamente multifocale. I vari saggi, infatti, offrono al lettore percorsi tematici ad “ampio raggio”, ovvero capaci di attraversare il tema in esame secondo un impianto argomentativo unitario ma non univoco, perché composto da molteplici direzioni di approfondimento: dalle possibili origini filosofiche della dottrina delle Idee ai suoi sviluppi nel vivace dibattito della tarda antichità, passando attraverso quegli snodi teorici dirimenti per il sistema di sapere platonico, come i processi definitori, la funzione dell’“intermedio” e la centralità della scienza dialettica.
i contributi
E. G. Capasso,
Idee di ogni realtà, o quasi. Esegesi neoplatoniche intorno alla dottrina platonica delle Idee.
F. Eustacchi,
Il ruolo dei Sofisti nell’elaborazione della teoria delle Idee platonica.
L. Grecchi,
La definizione in Platone.
M. Ianne,
Lo sguardo deangolato nell’ascesa al Bello in sé in Symp. 210E-212C.
A. Lanoue,
Gli influssi orfici e pitagorici sulla teoria platonica delle Idee.
G. Lombardi,
È del sapiente intorno all’ordine delle cose secondo il quanto e il quale.
Osservazioni a partire dal Filebo 16B-17E.
C. Luchetti,
Come sirene dentro un labirinto.
Sulla presenza delle Idee nel Teeteto: i koina peri panton.
M. Nardi,
Il verosimile, le Idee, il dialogo di Platone. Alcune Considerazioni.
A. Pacilio, Per una teoria platonica del “terzo”.
La mediazione delle Idee tra triton genos e metaxy in Resp. VI.
F. Piangerelli,
La dialettica delle Idee nel Sofista di Platone. Tra ontologia e metodo.
D. Zucchello,
La ricerca della definizione nel Menone.
|